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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Futari no season (ふたりのシーズン)


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Futari no season (ふたりのシーゾン). Regia: Izuchi Kishū. Sceneggiatura: Kawasaki Ryūta. Montaggio: Nakagawa Kyūya. Fotografia: Takahashi Kazuhiro. Musiche: Hirayama Hayato. Produttori: Konuki Hideki, Okuno Nikuhiro. Interpreti: Isobe Yasuhiro, Sawaki Yukie, Senda Takuya. Durata: 74’. Uscita nelle sale giapponesi: 2 giugno 2012.
Sito ufficiale: http://cinema.artport.co.jp/futarinoseason/

Kiichi (Isobe Yasuhiro), modesto lavoratore di un karaoke bar, si trasferisce nel suo nuovo appartamento, un piccolo alloggio in periferia. Qui conosce Miyako (Sawaki Yukie), inquilina del piano di sopra, che ha appena rotto col suo amante, Inaba (Senda Takuya). Miyako, sconvolta, va a scusarsi con Kiichi per averlo trattato con sgarbo la prima volta che l’ha incontrato, i due bevono qualcosa insieme e poi hanno un rapporto sessuale. Quando Kiichi torna dal lavoro trova Miyako ai fornelli intenta a preparargli la cena. La ragazza gli chiede se può trasferirsi da lui per un po’, il tempo di dimenticarsi della sofferente rottura con Inaba, a causa della quale ha anche deciso di lasciare il lavoro. La convivenza prosegue, senza alti né bassi. Dopo una specie di lite – i due non hanno una vera e propria relazione – Miyako decide di trovare lavoro e inizia a scrivere il suo curriculum. Un sms preannuncia l’arrivo dell’ex fidanzata di Kiichi, che incontra Miyako nell’appartamento di lui: la ragazza non capisce che tipo di relazione ci sia tra i due, ma neanche Miyako riesce a spiegarglielo, comunque, non stanno insieme, sostiene quest’ultima. Dopo questa visita Miyako ritorna nel suo appartamento, Kiichi la raggiunge e i due riflettono sul loro rapporto. Un giorno, un altro sms annuncia il ritorno in scena di Inaba che vuole incontrare Miyako: la ragazza si recherà all’incontro e si rimetterà con l’ex. Il tempo passa, Kiichi prosegue il suo lavoro al karaoke bar e non incontra più Miyako, ma una sera questa bussa alla sua porta e lo invita a cena: Inaba vuole conoscerlo. In una giornata apparentemente tranquilla Miyako e Inaba, dopo aver fatto la spesa, tornano al complesso residenziale e un ragazzino accoltella Miyako: Kiichi accorre, Inaba tentenna, Miyako arranca in casa sanguinante. Perché Inaba non ha chiamato l’ambulanza?, chiede Kiichi: perché a commettere l’atroce gesto è stato proprio il figlio di lui, geloso dell’amante del padre. Miyako, per amore di Inaba acconsentirà a non chiamare le autorità a si farà accompagnare da questi al pronto soccorso. È trascorso un anno dall’accaduto, Kiichi ha lasciato il karaoke bar ed è entrato in un’azienda: un giorno, mentre sta camminando con un collega, si chiede che fine abbia fatto Miyako e proprio in quell’istante la vede camminare accanto a un uomo in un campo di fiori gialli. Lei lo saluta, lui sorride.
Izuchi Kishū affronta il tema delle relazioni uomo-donna puntando su uno stile volutamente scarno, in cui prevalgono inquadrature minimali, in apparenza al limite del dilettantesco. Anomali sono anche i protagonisti, due disadattati: lui chiaramente apatico rispetto al lavoro al karaoke bar, lei invischiata in una relazione con un uomo sposato a cui dà più importanza che al cercare un lavoro. Le scene di sesso sono crude ma mai spinte: il regista sembra voler caratterizzare la pellicola attraverso una marcata verosimiglianza con la realtà. Forse l’unica coppia per la quale ha senso portare avanti una relazione è proprio quella formata da Kiichi e Miyako, ma Izuchi, il cui linguaggio filmico vale la pena di essere approfondito, tiene sempre lo spettatore a una distanza emotiva tale da rendere quasi impossibile affezionarsi ai protagonisti. [Ramona Ponzini]

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