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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Usotsuki paradoxe (うそつきパラドクス)

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Usotsuki paradoxe (うそつきパラドクス). Regia e sceneggiatura: Yoshida Kōta. Soggetto: dai manga di Kuzuki Akira e Satou Nanki. Fotografia: Seki Masashi. Interpreti: Motoyama Nami, Mayama Akihiro, Toda Rei, Aono Miku, Owada Wakame, Matsuya Daiki. Durata: 83 minuti. Uscita nelle sale giapponesi: 7 settembre 2013. 

Punteggio ★★1/2

Shunsuke ama la sua collega Hinako. Lei è fidanzata ma poiché il suo ragazzo abita lontano e si vedono solo qualche weekend, si sente sola. Una sera in cui entrambi hanno fatto straordinari fino a tardi e sono restati gli ultimi due in ufficio, Shunsuke rivela i suoi sentimenti a Hinako e le strappa un bacio appassionato. Oltre però non si può andare e i due trovano un accordo che soddisfa, almeno parzialmente, le reciproche esigenze: si frequenterano come fidanzati ma senza sesso. Da un lato la cosa sembra funzionare e il superamento delle reciproche solitudini consente loro di trovare momenti si gioia e spensieratezza. Dall’altro, però, l’impegno di evitare il sesso genera situazioni di crescente ambiguità fino ad arrivare, come recita il titolo, al paradosso. 
Insomma le cose si complicano sempre più perché, si potrebbe dire, non si può giocare né con il sesso né con i sentimenti. Come se bastasse, giunge una notizia che costringe i due fare delle scelte …
Tratto da una serie di manga di Satō Nanki e Kiduki Akira, il film, pur nella sua dimensione semitelevisiva, mostra segni di capacità stilistica e intelligenza narrativa. Non a caso. Il regista Yoshida Kōta esordì nel 2010 con Yuriko no aroma, un piccolo grande film non valutato a sufficienza.
Meno riuscito del citato Yuriko no aroma, il film – il cui titolo può essere tradotto con qualcosa come “Il paradosso dei bugiardi” – ha comunque momenti convincenti, soprattutto a proposito della difficoltà di riuscire a controllare gli sviluppi delle emozioni e dei sentimenti, anche quando si pensa di esserne in grado. Molto divertente è seguire, dopo il patto iniziale fra Shunsuke e Hinako, il progressivo ampliamento della definizione di che cosa “non è sesso”, così come una serie di situazioni di escalation dell’intimità fra i due, anche se in ultima istanza si rivelano essere un modo di introdurre scene soft core da v-movie.
Anonimi i due attori principali, con Motoyama Nami che ha il tipico fascino da attricetta di serie B. [Franco Picollo]
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