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SONATINE CLASSICS

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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

800 TWO-LAP RUNNERS (800 Two-Lap Runners), HIROKI Ryūichi, 1994

Speciale Far East Film Festival 21-29 aprile 2023

di Paolo Torino

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L’opera prima di Hiroki Ryūichi per il cinema è un seishun eiga (film per adolescenti). Nulla di strano, se non fosse che il regista aveva costruito la sua fama girando film erotici, genere piuttosto in contraddizione con questo tipo di racconti. E infatti l’ingresso di Hiroki nel mondo del cinema è un totale che mostra due ragazzi intenti a copulare di nascosto nel ripostiglio della palestra scolastica. Un incipit insolito per un film adolescenziale, ma con uno scopo ben preciso. 

Tratto dall’omonimo romanzo di Kawashima Makoto, il film ruota attorno alla vita di due giovani atleti. Hirose Kenji (Matsuoka Shunsuke) è un corridore su cui tutti pongono speranze; Nakazawa Ryūji (Eugene Nomura) è un giovane con una predisposizione atletica naturale, costretto a scegliere questo sport per evitare la sospensione scolastica. I due diventeranno presto rivali: prima in pista e poi in amore. 

Il ricordo della fuga, un piacere atavico è ciò che Ryūji dirà a un certo punto del film. Una frase-emblema del cinema di Hiroki, che mostra spesso i suoi personaggi intenti a rincorrere o fuggire da qualcosa o qualcuno, basti pensare alla mini-retrospettiva a lui dedicata al Far East Film Festival: You’ve got a friend, Phases of the moon e questo hanno in comune lunghissime sequenze in cui i protagonisti vengono filmati durante l’atto della corsa. La frase in questione è altrettanto significativa poiché pronunciata in un film il cui tema della corsa è estremamente centrale: è il mondo a cui attorno gravitano ogni tipo di tensione, dalla semplice tensione nervosa a quella sessuale che contamina ogni tipo di rapporto, anche quello – ambiguo – tra tra Kenji e sua sorella minore Nao (Shiraishi Reiko). Il regista, però, sembra non voler mai entrare troppo nell’intimità dei personaggi, e infatti la camera è sempre distante da questi ultimi, mostrati spesso attraverso campi larghi e pochissimi primi piani, ma il bagaglio visivo maturato con i lavori erotici precedenti all’esordio gli consentono di non abbandonare mai il gusto per la plasticità dei corpi: la fisicità di Ryūji è messa in mostra senza mai risparmiare addominali o bicipiti alla camera, specie in scene dove il corpo deve performare in un certo modo, che sia a scopo sessuale o sportivo. 

Anche il titolo gioca un ruolo fondamentale nell’economia del racconto: nella prima metà degli anni Novanta si subodorava la possibilità di riaffermare il Trattato di cooperazione e sicurezza reciproca tra Stati Uniti e Giappone facendo sì che quest’ultimo venisse militarmente occupato dagli statunitensi e maturando in molti cittadini nipponici la paura di un’eccessiva occidentalizzazione e di perdita dell’identità nazionale (Tra i film da segnalare c’è Boiling Point di Takeshi Kitano, dal titolo originale 3-4 x jûgatsu, 1990, che indica una partita di baseball vinta dalla squadra ospite. Non è difficile immaginare chi siano gli ospiti…). In questo scenario, la scelta di Hiroki di lasciare intatto il titolo anglofono del film è molto forte: connota all’opera quel senso di smarrimento che i giapponesi temevano ma allo stesso tempo, tramite i corpi dei protagonisti, destruttura i dogmi del teen drama americano già dalla prima sequenza con una scena di sesso tra adolescenti, un platonico rapporto omoerotico e una tensione incestuosa. 


Titolo originale: 800 TWO-LAP RUNNERS;  regia: Hiroki Ryūichi;  sceneggiatura: Katō Masato;  soggetto: dal romanzo di Kawashita Makoto;  fotografia: Kayano Naoki;  scenografia: Yamazaki Teru;  musica: Tomita Motohiro; interpreti e personaggi: Matsuoka Shunsuke (Hirose Kenji), Eugene Nomura (Ryūji Nakazawa), Arimura Tsugumi (Ida Shōko), Kawai Miwako (Kyōko Yamaguchi), Shiraishi Reiko (Hirose Nao), Hakamada Yoshihiko (Aihara); produttori: Yoshiwara Isao, Inami Munetaka, Tanaka Michi, Okada Yu;  distribuzione: Herald Ace; durata: 111’; prima uscita in Giappone: 9 luglio 1994. 

 

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