SUNSET SUNRISE (id., Kishi Yoshiyuki, 2025)
Asian Film Festival 8 – 16 aprile 2025
di Davide Morello
Uscita nelle sale a gennaio 2025 e presentata al Tokyo International Film Festival, Sunset Sunrise è una commedia di Kishi Yoshiyuki tratta dal racconto di Shuhei Nire e ambientata ai tempi del Covid.
Momoka Sekino vive con quello che apparentemente è suo padre in una località di provincia sul mare e affitta gli appartamenti ormai vuoti della cittadina, ma ai tempi della pandemia non è semplice. La contatta Shinsaku che lavora da remoto per un’importante azienda di Tokyo. Momoka è costretto dalla donna a stare in isolamento per due settimane evitando i contatti con la gente locale ma, essendo appassionato di pesca, si fa notare in una comunità in cui tutti si conoscono e sono mossi da diffidenza e curiosità.
Il titolo, come la canzone canticchiata che incornicia il film dalla struttura circolare, è eloquente e allegorico quanto il disegno del protagonista che nutre anche l’hobby della pittura, oltre alla pesca, in tempi di isolamento. Questo tono da favola in realtà cela un mistero che si fa strada gradualmente nella narrazione, un mistero che si percepisce negli atteggiamenti e negli impliciti pettegolezzi della gente protettiva e gelosa, nei confronti di Momoka, e che ha radici nel passato: infatti la comunità di mare è stata vittima dello tsunami anni prima.
La comicità trova terreno fertile in tutte quelle ossessioni che divengono iperboli, tipiche del periodo Covid: la distanza, la mascherina, l’uso delle tecnologie, uno starnuto in pubblico. Sin dal loro incontro Shinsaku, temendo l’affittuario venuto dalla grande metropoli come ipotetico untore, lo tiene a distanza impugnando contro di lui il disinfettante a spruzzo. Ma quando lei si toglie la mascherina dopo due settimane di isolamento e lui vede finalmente il suo volto, il ralenti e la reaction-shot, già fanno prevedere che si tratta di una storia d’amore, anche se platonica.
In tempi di pandemia non può mancare il culto per il cibo. La passione per i buoni piatti diviene un rituale e privilegiato momento conviviale, a cui seguono sempre apprezzamenti, anche nel finale, quando in un attimo di distrazione, all’aperto, l’orso che vive nei boschi limitrofi vomita nel pentolone. Tematica centrale è il contrasto fra la città e il villaggio che si spopola, abitato più che altro da anziani con famiglie che vivono altrove: è quindi un inno alla vita rurale poiché Momoka ama la sua terra e anche Shinsaku finisce per integrarsi nella comunità abitata da singolari abitanti. La caratterizzazione dei protagonisti è infatti un aspetto rilevante del film che punta a cogliere con sensibilità, ma anche con un’ironia più o meno sottile, le dinamiche relazionali in un contesto non ordinario.
Titolo originale: サンセット・サンライズ; regia: Yoshiyuki Kishi; sceneggiatura: Shuhei Nire, Kankuro Kudo; fotografia: Keisuke Imamura; musica: Animori Shohei; interpreti: Moo Inoue (Momoka Sekino), Masaki Suda (Shinsaku Nishio), Nasatoshi Nakamura (Akio Sekino); produzione: murmur Co., Ltd.; durata: 139′; uscita in Giappone: 17 gennaio 2025.