classici1-1845135

SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

RUDE TO LOVE (Ai ni ranbō, MORIGAKI Yukihiro, 2024)

Nippon Connection 2025

di Claudia Bertolé

rude-love

 

Una donna troppo scontrosa da amare. Il film di Morigaki Yukihiro è un piccolo saggio in forma di commedia nera sul mondo femminile in Giappone, sulla difficoltà di ribellarsi a regole sociali impositive, a ruoli fin troppo schematici che si tramandano di generazione in generazione. Ed è anche un racconto di ossessioni fuori controllo, che erompono dalle crepe dell’ordinario quotidiano. Il tutto con una protagonista, nell’interpretazione di Eguchi Noriko, indimenticabile in ogni momento, sia che si dedichi alla raccolta differenziata sia che maneggi minacciosamente una sega elettrica.

Momoko è una casalinga di quarant’anni – ha lasciato il lavoro dopo il matrimonio – che vive col marito Mamoru nella casa di famiglia di lui, a due passi dall’abitazione della suocera. Si dedica alla casa e al marito con dedizione anche se il rapporto tra i coniugi sembra giunto al capolinea: Mamoru ha infatti una nuova relazione con una ragazza che aspetta un figlio da lui, e vorrebbe divorziare dalla moglie. La consapevolezza della nuova situazione travolgerà Momoko mandando in frantumi la facciata di normalità familiare e sociale, portando inoltre alla luce nodi irrisolti del passato.

Fuoco e immondizia. Momoko esce spesso per portare i rifiuti al punto di raccolta, ma proprio quel rituale rigoroso è fin da subito ‘contaminato’ dall’evento fuori controllo: l’incendio. Il film si apre con un’immagine di fiamme che divampano,  in seguito saranno poi colonne di fumo in lontananza o la presenza di poliziotti che indagano sui misteriosi incendi al deposito dei rifiuti. Il controllo nella vita della donna sfugge, le esplosioni – nella vita di coppia, nelle memorie sopite –  destabilizzano gli schemi. 

La riflessione sulle famiglie e sulla società giapponese del film di Morigaki – basato sul romanzo di Yoshida Shūichi –  fa perno su una protagonista inizialmente pietrificata nel proprio ruolo, poi sempre più consapevole, anche delle proprie ossessioni, e ribelle. 

Nella società giapponese votata alla produttività e organizzata in schemi rigidi, Momoko è una donna senza figli, imprigionata in un rapporto gelido col marito e con la madre di lui, e che il mondo del lavoro ormai rifiuta. Non sembra incarnare alcun modello sociale accettabile. La sua  unica attività è quella di dare lezioni su come preparare sapone artigianale – l’ossessione per la pulizia, per l’ordine – , per il resto tenta di colmare vuoti importanti della propria vita andando alla ricerca di oggetti – le tazze da tè inglesi –, perennemente in attesa del ritorno di un gattino randagio misteriosamente sparito. Ma gli oggetti si crepano, l’animale non riappare, la facciata di controllo si sgretola e, quasi un rimando agli aggregati familiari altrettanto disarmonici dei film di Sono Sion, i demoni interiori partoriti da un passato tragico si esprimono in tutta la loro violenza. La furia di Momoko si rivolge proprio nei confronti della casa, simbolo di una tradizione e di una società sorda e irreprensibile di fronte al dolore del singolo, ed è metaforicamente nella terra sotto le fondamenta di quell’edificio che la donna affronta il peso dei propri ricordi più dolorosi. 

Il ritmo aumenta e poi si placa. Eguchi Noriko – ci aveva regalato un’altra potente eroina contemporanea dallo sguardo obliquo, Mayama, nel film Moon and Cherry (Tsuki to cherii, 2004) di Tanada Yuki – sostiene ogni istante di una protagonista notevole. Anche se scontrosa non la si può non amare.


Titolo originale: 愛に乱暴  (Ai ni ranbō); sceneggiatura: Yoshida Shūichi (romanzo), Morigaki Yukihiro, Yamazaki Sahoko, Yuzuki Asako; regia: Morigaki Yukihiro; fotografia: Shigemori Toyotarō; montaggio: Hirai Kenichi; musica: Iwashiro Tarō; interpreti: Eguchi Noriko (Momoko), Koizumi Kōtarō (Mamoru), Baba Fumika (Nao), Fubuki Jun (suocera); produzione: Tokyo Theatres Co., Yomiuri Telecasting Corporation (YTC); prima uscita: 30 agosto 2024; durata: 105’.

CONDIVIDI ARTICOLO