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SONATINE CLASSICS

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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

LA STORIA DELLA PRINCIPESSA SPLENDENTE (Kaguya-hime no monogatari, TAKAHATA Isao, 2013)

Rassegna Takahata Isao
di Matteo Boscarol

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Tratta dalla leggenda popolare Taketori monogatari, l’ultima fatica di Takahata esce ben 14 anni dopo il suo precedente lavoro e con una gestazione lunghissima, quasi otto anni. Per il tipo di animazione scelto, è quasi una rivoluzione per lo Studio Ghibli. Il segno semplice e volutamente tratteggiato come se si trattasse di un dipinto ad acquarello ci proietta all’interno del mondo creato da Takahata fin dalle primissime scene. Per chi segue l’animazione giapponese, le atmosfere del film ed anche il ritmo della storia, scandito dalla voce narrante femminile, ricordano molto da vicino quelle delle brevi animazioni spesso trasmesse in televisione del mukashi banashi monogatari, le vecchie storie tratte da leggende popolari.
Ciò che eleva il lungometraggio al di sopra degli altri film che si sono confrontati con una storia tanto antica quanto conosciuta e studiata in tutte le scuole giapponesi, sono il tocco delicato con cui Takahata riesce a descriverci il processo di crescita della bambina Takenoko (germoglio di bambu) ed il suo rapporto coi genitori e il mondo circostante. Alcune scene in cui Takenoko è ancora neonata e cerca di alzarsi e compiere i primi passi sono dei veri e propri capolavori di divertimento e di dolcezza. O ancora, complice anche il tratto del disegno, la sensibilità con cui Takahata tratteggia l’amicizia con gli altri bambini e il doloroso passaggio alla città, dove proverà a diventare una principessa per volere del vecchio padre che farà di tutto, anche contro la sua volontà, per farla educare come una vera nobile e farle dimenticare il periodo passato a giocare selvaggiamente in campagna.
Tra le tante scene da ricordare, per spregiudicatezza sperimentale occorre menzionarne almeno due. La prima è quella in cui la principessa triste scappa dalla casa di città e corre liberamente, con il viso che quasi si trasforma in quello di un demone con gli abiti principeschi che svolazzano in cielo come una chiazza cromatica indistinta. Una scena di odio, quindi, a cui si contrappone quella in cui di nascosto la stessa Kaguya-hime assieme alla sua fedele servitrice e a sua madre si recano ad ammirare i ciliegi in fiore e dove la principessa, per un istante felicissima, comincia a volteggiare e lo schermo si trasforma in una girandola di colori.
Spesso i sentimenti evocati dal film sono veicolati attraverso la bella musica composta da Hisaishi Joe, per la prima volta collaboratore in un film di Takahata. I suoni e la musica sono una parte importantissima del lungometraggio e anche della storia in sé: la principessa suona il koto, strumento tradizionale giapponese, nei momenti di riflessione e quando si sente triste per il suo destino e guarda alla luna, fulcro visivo e narrativo di tutta la storia.
Kaguya-hime no monogatari è un lavoro molto legato e totalmente immerso nelle ambientazioni e tradizioni giapponesi e non potrebbe essere altrimenti vista l’origine narrativa da cui deriva. Il fatto interessante è che lo è anche a livello stilistico e visivo. Se abbiamo già detto come il disegno e le immagini siano quasi dei quadri a sé stanti, quasi un ritorno allo spirito degli emakimono, citati esplicitamente nel film, anche il ritmo del lungometraggio e la sua poetica sono intrisi di quella diluizione del tempo e di quell’attenzione verso le piccole cose che fanno parte della sensibilità giapponese.
Tramite queste peculiarità, Takahata porta alla nostra attenzione temi universali e nodi irrisolvibili del genere umano quali il passare del tempo o l’essere sulla terra dell’uomo in rapporto al ciclo delle stagioni. Ma sono il rapporto fra genitori e figli, l’inevitabile distacco di quest’ultimi dal nucleo familiare originario ed il diventare adulti i temi che più informano il film e risultano toccanti.
Kaguya-hime no monogatari (かぐや姫の物語). Regia: Takahata Isao. Soggetto: Takahata Isao dal racconto popolare Taketori monogatari. Sceneggiatura: Takahata Isao, Sakaguchi Riko. Produttori: Nishimura Yoshiaki, Ujiie Seiichiro. Musica: Hisaishi Joe. Durata: 127 minuti. Uscita in Giappone: 23 novembre 2013.
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