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Bandage

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Bandeiji (バンデイジ, Bandage). Regia: Kobayashi Takeshi, soggetto: Kan Chika, sceneggiatura: Iwai Shunji, Kan Chika, interpreti: Akanishi Jin, Kitano Kii, Ito Ayumi, Shibamoto Yuki; 16 gennaio 2010, 119 minuti. Punteggio ★★★   
PIA: commenti 3/5 – all’uscita del cinema 63/100
Udine Far East Film Festival 2010 – My movies audience award
C’è un certo ravvivamento dei film in cui la musica, di solito rock, è tra i protagonisti. I nuovi film cercano di andare oltre la mera illustrazione di prove e concerti e di utilizzare le esperienze musicali per rappresentare quelle esistenziali dei protagonisti. Così era in Golden Slumber o in Soranin, e così è, forse al livello migliore, in Bandage. La storia delle due liceali che un po’ per astuzia e un po’ per fortuna riescono a entrare nell’entourage di un gruppo rock destinato a futuri successi è infatti più la loro storia esistenziale che la storia della band. Grazie a questo taglio, il film, con la sua semplicità credibile, riesce a farci percepire la freschezza delle situazioni e delle emozioni dei protagonisti. Ambientato agli inizi degli anni ’90, ci regala una storia delicata fatta di sentimenti taciuti, di amori non corrisposti, di occasioni colte e di occasioni non colte, della vita, insomma. 
Questo approccio e questi risultati non sono casuali se si guarda sì al nome del regista, ma sopratutto a quello del produttore, il multivalente Iwai Shunji, uno dei registi più rappresentativi della generazione degli attuali quarantenni. Dopo i successi degli anni ’90 come Love letter e Shigatsu monogatari, Iwai si era preso una lunga pausa ma ora sta tornando in maniera morbida attraverso la produzione di film sintonici con il suo modo di dirigere. Così è stato anche con Niji no megami di Kumazawa Naoto e soprattutto con il bel Harufuwei della dotata scrittrice di drama Kitagawa Eriko. In Bandeiji, Iwai firma anche la sceneggiatura.
La giovane Kitano Kie, già notata proprio in Harufuwei, si sta rivelando come un talento vero, diverso in questo dalle bambolette imperanti in tante commedie televisive e cinematografiche. Il protognista maschile è Akanishi Jin, già componente dell’acclamato gruppo musicale KAT-TUN.  Quella di utilizzare giovani divi del mondo musicale come protagonisti è una tendenza cui i film fanno ricorso fin troppo spesso per attrarre pubblico ma va detto che in questo caso Akanishi interpreta bene la parte della giovane stella incerta e con poca fiducia in se stesso, sempre in bilico tra successo e sconforto. Sue sono anche molte canzoni della colonna sonora del film.
Nel ruolo minore dell’organista della band da non perdere un solo fotogramma della scontrosa e conturbante Shibamoto Yuki.[FP]
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3 commenti su “Bandage

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