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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Giapponesi al 28° Torino Film Festival

E’ stato rilasciato il programma ufficiale del ventottesimo Torino Film Festival, sempre più ricco e interessante. Tre i film giapponesi in programma:

Caterpillar, di Wakamatsu Kouji, con Terajima Shinobu, Kazuya Keigo, 2010, 85′.
Un film provocatorio sulle atrocità della guerra: la vicenda di un eroe nazionale, in realtà torturatore e massacratore di innocenti, che torna a casa mutilato di tutti e quattro gli arti. Un Wakamatsu d’annata. Orso d’argento al Festival di Berlino 2010 a Terajima Shinobu come miglior attrice.
Orario proiezioni: 29/11/10 ore 17.30 – 30/11/10, 17:45 – 1/12/10 19:45 – 4/12/2010 22:15.

Bion, di Yamasaki Toyoko, con Monou Akiko, Komizu Touta, 2010, 60′.
Una storia delicata e intimista su una giovane donna che porta con sé il trauma della separazione della madre quand’era bambina. Prodotto da Kawase Naomi, fa parte del “NARA-tive Film Project” del Nara International Film Festival creato per far conoscere Nara nel mondo.
2/12/10, ore 22:00 – 3/12/10, 17:45 – 4/12/10, 10:00
 
Last Chestnuts, di Ye Zhao, con Momoi Kaori, Dodo Setsuko, Uda Shigeki, 2010, 60′
Viaggio spirituale di una madre malata alla ricerca del figlio nella natura coinvolgente della zona di Nara. Anche questo film, diretto dal regista cinese Ye Zhao, premio come miglior esordiente allo Shangai International Film Festival, è prodotto da Kawase Naomi e fa parte del “NARA-tive Film Project” del Nara International Film Festival.
30/11/10, ore 18:15 – 1/12/10, 10:30 – 2/12/10, 12:15

Biglietti già acquistabili alla biglietteria online del Festival. [FP]

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7 commenti su “Giapponesi al 28° Torino Film Festival

  1. pochi giapponesi quest`anno^^
    a me Caterpillar e` piaciuto, specialmente se visto come parte di una ideale trilogia (URA, Caterpillar ed il film a venire nel 2011) sul ventesimo secolo, le sue guerre, pratiche rivoluzionarie ed i fallimenti. Mi sembra inoltre centrale piu` che mai la critica della violenza, il mostrarla per rendere quei processi che ci avviluppano piu` appariscenti. A me sembra che Wakamatsu assieme a Oshii e Miike (con modi, stili ed approcci anni luce distanti) sia capace di offrirci un quadro su come le nostre vite siano a tutt`oggi irretite e guidate da atti/pensieri di violenza, sopraffazione e dominio…

  2. Sì, effettivamente pochini … però l'anno scorso c'è la retrospettiva di Mishima.
    Sono abbastanza d'accordo con te a proposito di Wakamatsu. Miike, invece, sembra aver abbandonato la visione critica per dare spazio al suo divertimento e agli incassi. Prendendo a prestito uno spunto di Dario, direi che piuttosto Sono Shion è una delle nuove voci critiche.

  3. sono daccordo ma solo parzialmente, secondo me Miike non si e' mai posto piu' di tanto il problema della visione critica, nel senso che all'inizio gli venivano dati certi spazi e certe possibilita' e lui si comportava di conseguenza. Ora che gli affidano progetti di portata economica maggiore ne risultano prodotti diversi….forse….

  4. Mah, speriamo. Sono due produzioni commissionate dal Nara Film Festival per promuovere la zona e lo spirito dei luoghi, con la benigna supervisione di Kawase Naomi.

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