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SONATINE CLASSICS

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Ranbou to taiki (Vengeance Can Wait)

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Ranbou to taiki (乱暴と待機, Vengeance Can Wait). Regia: Tominaga Masanori; soggetto: dalla commedia di Motoya Yukiko; sceneggiatura: Tominaga Masanori; interpreti: Asano Tadanobu, Minami, Koike Eiko, Yamada Takayuki; durata: 97′;  9 ottobre 2010.
PIA: commenti 4/5  all’uscita delle sale 78/100 
Punteggio 1/2
Link: sito ufficiale    a page of madness (Nicholas Vroman)  

Molto dipende da come lo si affronta un film come questo. Se si entra al cinema carichi di aspettative, magari cercando qualche valida descrizione del Giappone contemporaneo, degli esclusi e dei diversi, oppure se ci si aspetta un film da art-house, si rimarra’ di certo delusi. La sua caratteristica migliore, infatti, è quella di far ridere, almeno in alcuni momenti. Tratto da una popolare opera teatrale di Motoya Yukiko, narra la vita di una coppia, Azusa (Koike) e Banjo (Yamada). Banjo e’ uno sfaccendato senza lavoro e Azusa e’ incinta, i due decidono quindi di trasferirsi in una specie di baraccopoli al limite della citta’. Qua incontrano un’altra coppia, abbastanza strampalata: Nanase (Minami) e Hidenori (Asano), infatti, pur non avendo una relazione, se non platonica, vivono insieme. Lei e’ una ragazza facile, stupidotta e un po’ ingenua che gira sempre in tuta da ginnastica, lui un ragazzo tanto particolare quanto comicamente otaku che ogni giorno, usando il pretesto di andare a correre, la spia invece dall’attico.  Le vite dei quattro protagonisti finiscono così per incrociarsi e mischiarsi, anche per un misterioso passato in comune fra le due donne. Arrivati alla fine, non si è riusciti a capire bene dove il regista abbia voluto portarci.
Un film che si dimentica abbastanza facilmente, se si eccettuano i gia’ citati momenti di surreale comicità e la buona prestazione di Minami che lo salvano dal naufragio completo. [MB]

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