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Permanent Nobara

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Permanent Nobara (パーマネント野ばら, Permanent Nobara). Regia: Yoshida Daihachi; soggetto: dai manga di Saibara Rieko; sceneggiatura: Okudera Satoko; fotografia: Kondo Ryuto; interpreti: Kanno Miho, Natsuki Mari, Eiko Koike, Ikewaki Chisuru, Eguchi Yōsuke); durata: 99′; prima: 22 maggio 2010.
PIA: commenti: 3,5/5   all’uscita delle sale: 73/100
Links: Sito ufficiale  –  Film Business Asia  – Japanese Film Writings (Frank Witkam) 
Punteggio ★★★   
“Permanent Nobara” è il nome dell’unico salone di parrucchiere per signora – gestito dalla signora Nobara, appunto (Natsuki Mari) – di un piccolo paesino di pescatori sull’isola di Shikoku. Profonda provincia, staticità sociale e relazionale, natura suggestiva (molto ben fotografata). Nel salone, centro cittadino del pettegolezzo, si ritrova quasi ogni giorno un gruppo di donne di mezza età, cui si uniscono Naoko (Kanno Miho), la figlia della parrucchiera tornata a casa con la figlioletta dopo il divorzio, e due sue amiche di infanzia (Koike Eiko e Ikewaki Chizuru). Tutte le donne, giovani e meno giovani, condividono esperienze amorose e matrimoniali fallimentari ed effettivamente l’universo maschile che viene delineato di episodio in episodio è fatto di uomini rozzi, immaturi, approfittatori. Persino il nuovo fidanzato di Naoko, un piacente e compassato insegnante di liceo (Eguchi Yōsuke) sembra mostrare segni di inaffidabilità. Eppure, nonostante le ripetute delusioni, talvolta anche tragiche, tutte le donne, riescono a conservare quasi stoicamente la voglia di vivere e di sorridere e soprattutto di cercare ancora l’amore. L’amore, qualunque esso sia, è meglio del non amore. L’amore è vita, sembrano dire. Nulla di retorico però c’è nelle protagoniste né tantomeno nell’occhio del regista. A ben guardare, anzi, Yoshida sembra dirci che sotto la placidità delle chiacchiere quotidiane, sotto l’apparente superficialità femminile, c’è spesso un dramma, di cui le protagoniste stesse sono consapevoli.
Il delicato ma anche amaro ritratto di questo microcosmo femminile, sempre sospeso fra dramma e ironia, richiama in parte le atmosfere dei film di Ogigami Naoko (non solo Barber Yoshino ma anche Kamome Shokudō) e, per certe scene oniriche e surreali, l’Oguri Kōhei di Umoregi. Non c’è inizio e non c’è fine della storia. Il film è la sensibile descrizione di una fase, di un pezzo di vita delle varie donne ritratte. Yoshida si conferma autore da seguire.
Film di attrici, tutte molto ben dirette, su cui spiccano Kanno Miho nel ruolo della protagonista e la grande, sottovalutata, Ikewaki Chizuru. Anche Koike Eiko, in altri film grossolana, riesce qua a fornire un personaggio credibile. [FP]
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4 commenti su “Permanent Nobara

  1. Bel consiglio… sembra un film interessante del quale non conoscevo l'esistenza. E poi c'è Miho Kanno, che amo dai tempi di Dolls 🙂
    Thanks!

  2. Grazie a te! Effettivamente si vede con interesse. Dello stesso regista mi è piaciuto anche "Funuke domo, kanashimi no ai wo misero" (Funuke Show Some Love, You Losers!).

  3. non l'ho visto ma questo sembra molto più controllato di "funuke domo" che invece non ho apprezzato molto forse proprio per i suoi "eccessi" (visivi e non) poco azzeccati in questo caso

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