classici1-1845135

SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Koi suru napolitan (Eternal First Love)

250px-eternal_first_love-p2-9749029
Koi suru napolitan – Sekai de ichiban oishii aisarekata (恋するナポリタン 世界で一番おいしい愛され方, Eternal First Love). Regia: Muratani Yoshinori; soggetto: Kamimura Shuhei; sceneggiatura: Suzuki Katsuhide; interpreti: Aibu Saki, Tsukamoto Takashi, Maki Daisuke, Makoto Tsubasa; durata: 105′; prima: 11 settembre 2010.
Link: Sito ufficialeTrailer (Nipponcinema)
PIA: Commenti: 2,5/5   All’uscita delle sale: 47/100
Punteggio ★★★★
Takeshi e Ruri sono amici inseparabili fin dall’infanzia, quando lui, orfano, viveva a Napoli e si appassionava già alla cucina italiana. Ora sono adulti e lui è lo chef di un ristorante italiano a Tokyo. Ruri vorrebbe qualcosa di più della semplice amicizia ma a Takeshi, che esprime il suo amore incosapevole per lei con mille attenzioni e preparandole i piatti più buoni, va bene così. Lei va ad annunciargli che si sposa con un altro e finalmente lui capisce che la ama. La insegue e quando sta per dirglielo, un pianista si suicida buttandosi dal tetto di un palazzo vicino. Takeshi cerca di soccorrerlo, viene investito e muore. Il pianista si salva ma quando si risveglia non è più lui, sente di saper cucinare e di conoscere ogni dettaglio della vita di Ruri: il primo amore ritorna ….
Di solito i drama a puntate della fascia serale durano circa 45 minuti. Quando sono in una sola puntata o in edizione speciale si chiamano SP (special) e durano circa 90 minuti. Questo film è praticamente uno special, poteva benissimo essere trasmesso in tv senza transitare dalle sale. I riferimenti più immediati sono  i tanti drama sulla cucina, italiana e non, a cominciare da Bambino, e il romanzo-drama-film Himitsu. Regista esordiente dopo aver fatto due sceneggiati televisivi. Tante scene della Tokyo tower e di una Tokyo by night da cartolina, qualche parola di italiano e qualche immagine di Napoli, il tutto condito con musiche di violini o di pianoforte. Altro da dire mi pare non ci sia, se non rilevare la notevole sensualità di Aibu Saki che, sebbene non sappia recitare, cattura lo sguardo. [Franco Picollo]
CONDIVIDI ARTICOLO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *