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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Futari ecchi: eigaban (Futari Etchi: The Movie)

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Futari ecchi: eigaban (ふたりエッチ:映画版, Futari Etchi: The Movie, aka Step Up Love Story). Regia: Yokoyama Kazuhiro; soggetto: dal manga omonimo di Katsu Aki; interpreti: Miura Riki, Morishita Yuuri, Nakamura Aimi, Yokoyama Miyuki, Ninomiya Atsushi, Emi Hidehiko, Kubota Mika; durata: 73′; uscita nelle sale giapponesi: 18 giugno 2011.
PIA: commenti: 3/5   all’uscita delle sale : 60/100 
Punteggio   

Futari Etchi è il titolo di una famosa serie di manga di Katsu Aki (stiamo parlando di 23 milioni di volumi venduti), pubblicata in Giappone a partire dal 1997 e con varie edizioni internazionali, fra cui quella italiana dell’editore Dynit. La parola “ecchi” deriva dalla pronuncia giapponese della lettera inglese “H” e sta ad indicare gergalmente il sesso, il fare sesso. Il manga, che racconta in maniera divertente i problemi sessuali dei giovani e fornisce anche indicazioni pratiche su come superarli, è diventato inidirettamente una sorta di manuale per il sesso di coppia. Significativa la dichiarazione dell’autore: “Questo non è un semplice manga erotico. È un fumetto che tratta di sesso con l’intento di diventare, per il lettore, una bussola con cui orientarsi nel mondo dell’amore… L’ho disegnato sperando di farne il testo sacro delle persone che sognano di vivere una meravigliosa storia d’amore! Eh sì, sul serio!”.
Il film riprende abbastanza fedelmente lo spirito dei fumetti originali. Makoto e Yura, venticinquenni, si sposano tramite un’agenzia matrimoniale e scoprono di essre entrambi vergini. Dopo le prime, divertenti anche se scontate, difficoltà iniziali, cercano di conoscere i “misteri” del sesso di coppia, alternando situazioni “didattiche” ad altre più direttamente ridicole. Tutto però è fatto sul serio, con (quasi) nessun intento voyeuristico e con il “vero” amore che trionfa nel finale dando così pienezza al finalmente consapevole amore fisico.
Sebbene non solo le situazioni ma l’assunto stesso su cui basano il manga e il film possano sembrare assurdi, vi è un fondamento di verità in essi nel senso che la difficoltà delle relazioni interpersonali nella società giapponese contemporanea sta facendo crescere il numero di giovani che affidano le loro fantasie e le loro pratiche sessuali più all’uso di stimoli visivi (dvd e siti internet) e alla masturbazione che non agli incontri reali, considerati troppo onerosi sul piano psicologico.
Quasi pleonastico rilevare che il ruolo dell’imbranata e morigerata moglie è opportunamente affidato a Morishita Yuri, una nota gravure idol (le gravure idol sono giovani e giovanissime modelle note soprattutto per il grande seno e per i ritratti in bikini in pose provocanti pubblicati su riviste per soli uomini). [Franco Picollo]

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