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Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

Rurouni kenshin (るろうに剣心, Rurouni Kenshin)

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Rurouni kenshin (るろうに剣心, Rurouni Kenshin). Regia: Ōtomo Keishi. Soggetto: dal manga di Watsuki Nobuhiro. Sceneggiatura: Fujii Kiyomi, Ōtomo Keishi. Fotografia: Ishizaka Takuro. Montaggio: Imai Tsuyoshi.  Musiche: Satō Naoki. Interpreti: Satō Takeru, Takei Emi, Kagawa Teruyuki, Kikkawa Kōji, Aoki Munetaka, Eguchi Yosuke, Okuda Eiji. Produttore: Matsuhashi Shinzō. Durata: 134′. Uscita nelle sale giapponesi: 25 agosto 2012.
Link: Maggie Lee (Variety) – Michael Douglas (iSugoi.com)
Punteggio 1/2
Nel travagliato periodo della fine dello shogunato Tokugawa, il giovane Himura Kenshin è un leggendario assassino denominato Hitokiri Battousai che dopo aver ucciso molti avversari, decide di abbandonare la spada. Dieci anni dopo, nell’altrettanto turbolento periodo dell’inizio dell’epoca Meiji, Himura è un samurai senza padrone che vaga offendo aiuto ai deboli per espiare le colpe passate. Incontra Kamiya Kaoru, figlia di un defunto maestro di spada che cerca di portare avanti la scuola aperta dal padre. Passo dopo passo Himura si trova coinvolto in un intrigo ordito dal perfido Kanryu che attraverso la produzione e lo spaccio di oppio su scala massiccia intende diventare il padrone della città e, perché no, del paese. Per realizzare le sue brame Kanryu tiene segregata una giovane figlia di un medico depositaria dei segreti della produzione di oppio e una masnada di scherani spietati fra cui spicca uno spadaccino che si fa passare per Hitokiri Battōsai. In omaggio ai suoi nuovi principi di pace, Himura vuole affrontarli utilizzando soltanto una spada senza filo ma ….
Tratto da una serie di manga di enorme successo – 55 milioni di copie complessivamente vendute – che ha già dato luogo a anime, romanzi e serie tv, il film può essere preso come esempio non tanto di trasposizione di un manga in film, quanto di una vera e propria fumettizzazione del film. Storie, personaggi, movimenti, musiche sono tutti funzionali a ricreare l’atmosfera e il tenore talvolta fracassone del fumetto, per la gioa degli appassionati. La conferma viene dal botteghino: Rurouni kenshin è l’undicesimo film giapponese più visto nel 2012, con un incasso di circa 37 milioni di dollari.
Altro da dire c’è ben poco se non rilevare che mentre i due protagonisti, Kenshin (Satō Takeru) e Kaoru (Takei Emi), si ricordano quasi solo per la piattezza della recitazione e la banalità dei volti, spicca ancora una volta la prestazione di Kagawa Teruyuki nella parte del perfido Kanryu. Simpatica e quasi irriconoscibile, anche se le manca il fisicio del ruolo, Aoi Yū nella parte della produttrice di oppio. Il regista Ōtomo Keishi non vanta un grande curriculum. Prima di questo, ha firmato solo un film tratto da un drama di successo, sempre da lui diretto. Nel 2010, poi, ha diretto – e questo è probabilmente ciò che gli aperto le porte della regia di Rurouni kenshin – Ryōmaden, taiga (drama storico annuale della NHK) che ha avuto un buon esito. [Franco Picollo]
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