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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

PRISONERS OF THE GHOSTLAND (SONO Sion, 2021)

Presentato come film d’apertura al 21° TOHorror Fantastic Film Fest di Torino

★★★

L’ultima fatica di Sono Sion apre la Ventunesima edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, manifestazione torinese indipendente dedicata al cinema e alla cultura del fantastico.

Nella pericolosa città di frontiera di Samurai Town uno spietato rapinatore di banche di nome Hero (Nicolas Cage) viene fatto uscire di prigione da Il Governatore, un ricco signore della guerra la cui nipote adottiva Bernice (Sofia Boutella) è scomparsa. Questi offre al prigioniero la libertà in cambio della salvezza della giovane fuggiasca. Per sfuggire al mondo degli incubi in cui si muove, Hero dovrà spezzare la maledizione che controlla la misteriosa Ghostland. Fasciato da una tuta di pelle che si autodistruggerà entro tre giorni, il bandito parte per un viaggio alla ricerca della ragazza e della sua redenzione.

Sono unisce le forze con Nicolas Cage, il cui nome nei titoli di testa viene accolto da un applauso del pubblico a dimostrazione di quando l’attore californiano sia diventato fenomeno cult negli ultimi anni, per produrre un giocattolone di quasi puro intrattenimento che riesce nel suo obiettivo di divertire il pubblico e permettere a Sono di sfogare la sua visionarietà. Il regista costruisce un colorato Giappone post-apocalittico miscelato con l’influenza del mondo occidentale, prendendo a piene mani dall’immaginario di Mad Max di George Miller o di Doomsday di Neil Marshall e mettendo in scena luoghi fumosi costituiti da impalcature  visibili, come se Sono ci facesse l’occhiolino e ci mettesse al corrente che si tratta di set cinematografici, di finzione, di divertissement. Le citazioni non si contano, come quella evidente all’opera di Sam Raimi L’armata delle tenebre, e il film a tratti è un western, a tratti uno zombie movie, a tratti una storia sui samurai. Il personaggio di Nicolas Cage, costretto alla missione in stile Suicide Squad dal Governatore, interpretato da  Bill Moseley, deve farsi strada in un mondo multietnico di freaks, in cui l’individualismo del popolo assoggettato è annullato e, ad eccezione dei capi e tiranni, tutti parlano per coscienza collettiva. 

Da questo miscuglio di citazioni e generi, Sono costruisce un film miracolosamente riuscito, in cui a momenti di grande ilarità si alternano scene di grande tensione e momenti sinceramente commoventi, a dimostrazione del talento del regista giapponese nel gestire una materia così complessa. L’entrata a Ghostland in particolare, risulta essere un piccolo gioiello all’interno della pellicola, in cui Sono può dare sfogo a tutta la sua fantasia nella costruzione di questo strano mondo. Se a primo impatto il film può sembrare puro barocchismo, in realtà l’opera nel complesso risulta essere molto più intelligente. Il regista sfrutta la storia surreale per criticare  l’ingerenza statunitense nel mondo giapponese, alternando frecciatine dirette (il “bring the America” del Governatore per indicare “porta i soldi”, ricchezza che nella storia risulta essere fittizia) a riferimenti importanti riguardanti lo scoppio delle bombe nucleari di Hiroshima e Nagasaki, a dimostrazione di come sia un argomento ancora davvero sentito. Il nuovo Giappone per Sono può nascere solo dall’espiazione della colpa statunitense (o del personaggio di Nicolas Cage) di aver utilizzato gli ordigni atomici  e dalla contaminazione tra l’America e il mondo orientale, ma non dalla conquista della prima sull’altra.  Fino a questo momento il tempo resta bloccato e i fantasmi del passato impediscono alla popolazione di Ghostland di progredire, in timore che il doomsday clock possa ricominciare a scorrere e a portare a una nuova apocalisse, omaggio oltre che all’oggetto reale anche al medesimo presente nella graphic novel Watchmen di Alan Moore.

Tanti concetti messi in scena con maestria da Sono, con una regia solida, un comparto attoriale in perenne overacting, aspetto coerente con le altre componenti del film con Nicolas Cage che interpreta sé stesso e una sempre brava Sofia Boutella, una curatissima fotografia, delle ottime musiche e delle scene di combattimento coreografate magnificamente.
Se siete in cerca di montagne russe scritte con intelligenza, questo film fa decisamente per voi.

Luca Orusa

Titolo originale: Prisoners of the Ghostland; regia: Sono Sion; sceneggiatura: Hendry Aaron, Safai Rexa Sixo; fotografia: Tanikawa Sôhei; montaggio: Levy Taylor; musiche: Trapanese Joseph; interpreti:  Nicolas Cage (Hero), Sofia Boutella (Bernice), Bill Moseley (The Governor); produzione: Untitled Entertainment, Patriot Pictures, Union Patriot, Capital Management, Eleven Arts, XYZ Films; durata: 103’; prima mondiale: 31 gennaio 2021 (Sundance Film Festival, fuori concorso).

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