classici1-1845135

SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

HER LOVE BOILS BATHWATER (Yu o Wakasu Hodo no Atsui Ai, NAKANO Ryōta, 2016)

JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE
14-27 febbraio, 2022

★★★

Nakano Ryōta, classe 1973, aveva diretto solo un paio di brevi film, distribuiti esclusivamente nel natio Giappone, prima di ottenere riconoscimento e acclamazione internazionale per Her Love Boils Bathwater, storia famigliare in cui il regista affronta, come spesso gli è capitato di fare, il tema della morte e delle sue conseguenze su “chi resta”.

Il film racconta la storia della madre single Sachino Futaba che, abbandonata dal marito Kazuhiro, cresce da sola la timida figlia adolescente Azumi. Quando scopre di essere affetta da un male allo stadio terminale, la donna decide di provare a riunirsi al marito, riavviando anche l’attività del sentō (bagno pubblico) di famiglia, e tenta di venire a capo di pagine irrisolte della propria vita e del proprio rapporto con la figlia, nella speranza di garantire un avvenire sereno a coloro che le sopravviveranno. 
Adottando un tono leggero e commosso che può ricordare, a tratti, Departures (Okuribito, 2008) di Takita Yōjirō, Nakano realizza un dramma agrodolce che molto deve alla tradizione del cinema classico giapponese, che ha sempre dedicato grande attenzione al racconto famigliare. Il regista-sceneggiatore costruisce il film seguendo uno schema abbastanza prevedibile negli sviluppi, ma piuttosto efficace nel generare sequenze ad alto tasso di emotività. Al progressivo svelamento di “non detti” e alla soluzione dei conflitti corrisponde infatti un’immedesimazione sempre maggiore dello spettatore nei personaggi, che vivono tutti un percorso di evoluzione ben calibrato. Le figure femminili, in particolare, sono tratteggiate da Nakano con grande vitalità e molto devono alle belle interpretazioni del cast, tra cui vale la pena menzionare almeno Miyazawa Rie, nel ruolo di Futaba, e la giovane Sugisaki Hana, che per la sua prova nei panni di Azumi ha ottenuto molti riconoscimenti. È su di loro che il regista costruisce la dimensione più emotiva e drammatica del film, mentre i personaggi maschili sono caratterizzati da maggior leggerezza, come a sottolineare il fatto che siano le donne a farsi carico delle complicazioni quotidiane e delle scelte più difficili. La figura di Futaba, in particolare, colpisce per la forza d’animo con cui vive il proprio ruolo di genitore e per il valore che attribuisce al concetto di maternità, tema chiave nel cinema giapponese contemporaneo (basti pensare all’opera di Kore-eda). Non a caso, come suggerisce il titolo, sono l’amore e la determinazione della donna a riscaldare metaforicamente l’acqua delle vasche del sentō e a riunire l’intera famiglia Sachino attorno alla gestione di quest’attività. 
Nakano mette in scena il tutto adottando uno stile piano, misurato nei movimenti di macchina e sempre pronto a cogliere le sfumature interpretative degli attori. Non manca nemmeno una dimensione simbolica piuttosto efficace, anche se molto evidente: si pensi al cambio di biancheria intima di Azumi, che segna il suo ingresso nell’età adolescenziale, o all’alternanza dei cesti degli asciugamani nel sentō, talvolta vuoti, talvolta pieni, a seconda dello stato d’animo dei personaggi. 
Her Love Boils Bathwater, nel complesso, è un crowd pleaser sentimentale a cui è difficile resistere e, se forse non sorprende per il suo svolgimento, è apprezzabile per la levità del tono e per come il regista riesca a tenere a bada i buoni sentimenti, che altrimenti avrebbero potuto risultare stucchevoli, dando vita a un film gradevole e a tratti delizioso, che non sorprende abbia vinto molti premi e ottenuto un bel successo. 

Jacopo Barbero


Titolo originale: 湯を沸かすほどの熱い愛 (Yu o Wakasu Hodo no Atsui Ai); regia e sceneggiatura: Nakano Ryōta; fotografia: Ikeuchi Yoshihiro; interpreti: Miyazawa Rie (Sachino Futaba), Sugisaki Hana (Sachino Azumi), Odagiri Joe (Sachino Kazuhiro), Itō Aoi (Katase Ayuko), Shinohara Yukiko (Sakamaki Kimie), Suruga Tarō (Takimoto), Matsuzaka Tōri (Mukai Takumi); produzione: Hakuhodo DY Music & Pictures, NTT Plala, Pipeline, TV Tokyo, The Klockworx; durata: 125’; anno di produzione: 2016; uscita giapponese: 29 ottobre 2016; note: film proposto dal Giappone come possibile candidato come miglior film straniero agli Oscar 2017 (ma non ha ottenuto la nomination).
CONDIVIDI ARTICOLO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *