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SONATINE CLASSICS

SONATINE

Il blog dedicato al cinema giapponese contemporaneo e classico

YOUR LOVELY SMILE (Anata no hohoemi, LIM Kah Wai, 2022)

SPECIALE NIPPON CONNECTION

Francoforte 6 – 11 giugno 2023

di Claudia Bertolé

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Aggiudicatosi il Nippon Visions Jury Award all’ultima edizione del festival di Francoforte appena conclusa (e in programma anche al Far East Film festival 2023), Your Lovely Smile è una commedia malinconica che riflette sulle dinamiche del cinema indipendente in Giappone, con il regista Watanabe Hirobumi (tra i suoi film Party ‘Round The Globe, Cry, I’m Really Good, Techno Brothers) nei panni del protagonista.

Un regista indipendente inizia un viaggio attraverso il Giappone alla ricerca di un cinema che proietti i suoi film. Nel frattempo viene a contatto con un sedicente produttore – in realtà un delinquente di Okinawa – e si lascia coinvolgere, senza troppo successo, nelle riprese di un’opera che celebri l’egocentrico gangster. Tra alti, e soprattutto bassi, il regista di Your Lovely Smile segue le vicende di un personaggio alla ricerca di ispirazione, di realizzazione, animato da un’autentica passione per il cinema.

«Nessuno è interessato al cinema indipendente». Il gestore di una sala cinematografica lo dice senza mezzi termini al regista Watanabe Hirobumi (nei panni di se stesso) che vaga in cerca di una collocazione, e di un pubblico, per le sue opere. Sarà pur in parte vero, ma c’è comunque chi lo ama. 

Lim Kah Wai, regista nato in Malesia, residente a Osaka, costruisce il proprio film – a tratti documentario – sul personaggio di un regista indipendente, e sulle difficoltà di un mondo nel quale credere nelle proprie doti artistiche non pare essere sufficiente per raggiungere il successo. Nel film Watanabe Hirobumi è un rimando continuo a se stesso e alle proprie opere: tutto ha origine nella natia Otawara, in casa propria col fratello Yūji (che compone anche la colonna sonora del film di Lim) e la bambina Riko (presenza costante nel cinema di Watanabe). Anche l’ironia è la stessa che pervade i suoi film: in uno dei siparietti con il suo agente, quest’ultimo fa riferimento a un progetto per un film in Corea del Sud, con famosi attori sudcoreani (non si riesce a non pensare a Broker di Koreeda), ma gli spiega di averlo scartato per affidargliene un altro di sicuro successo: quello sul gangster di Okinawa.

In un altro, nel vivaio in cui si svolge anche una delle sequenze di Techno Brothers, Watanabe, che si trova lì a dare una mano perché è senza lavoro, cerca di convincere il (vero) direttore del Tokyo Film Festival a produrre un suo film.  Man mano che si prosegue nel racconto però lo scarto rispetto ai film del regista di Otawara si percepisce. Si insinua la bellezza malinconica delle vecchie e gloriose sale cinematografiche, come il Bluebird Theatre di Beppu, e poi quelle di Tottori o Kitakyūshū. Emozionano gli incontri surreali con gli autentici, spesso anziani, proprietari (passaggi pieni di nostalgia al pensiero che diversi dei cinema mostrati hanno purtroppo cessato l’attività, e alcune delle persone incontrate sono venute a mancare). E poi, soprattutto, colpisce la presenza onirica di una donna che si fa simbolo dell’ispirazione, la Musa irraggiungibile, ma che in sequenze delicate il corpulento regista abbraccia scoppiando subito dopo in lacrime, che riprende in campo lungo su una duna in un’atmosfera lunare, o con la quale accenna passi di danza.

A dispetto di un finale venato di pessimismo, con un Watanabe anziano in un desolato paesaggio in Hokkaidō, il film di Lim Kah Wai è in definitiva un messaggio appassionato, forte e chiaro, da parte di chi continua a credere nel cinema indipendente – come lo è il suo e quello di Watanabe – e si batte affinché  possa avere un suo spazio e il giusto riconoscimento. 

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Titolo originale:  あなたの微笑 (Anata no hohoemi); regia: Lim Kah Wai; sceneggiatura: Lim Kah Wai; fotografia: Furuya Koichi; musiche: Watanabe Yūji; interpreti: Watanabe Hirobumi, Shogen, Hirayama Hikaru; produttore: Lim Kah Wai;  prima uscita in Giappone: 12 novembre 2022; durata: 103’.

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